Gamification e salute

La pedagogia classica ha sempre sottolineato l’importanza del gioco per un sano sviluppo emotivo e comportamentale. Da alcuni anni il gioco viene utilizzato nei più diversi contesti e non ultimo in quello della salute con il termine gamification.

In questo caso la progettazione del videogioco è indirizzata alla cura di patologie o disturbi comportamentali o a processi riabilitativi e ad altre disabilità. Gli elementi tipici del videogame vengono rimodellati per obiettivi diversi da quelli del semplice divertimento, ma alla base rimangono le dinamiche di sempre: competizione, cooperazione strategia esplorazione e narrazione.

Partecipano: Giacinto Barresi, Ricercatore, Rehab Technologies Lab, Istituto Italiano di Tecnologiaa, Nicola Caione, FAIS – Federazione Associazione Incontinenti e Stomizzati, Francesco Bocci, psicoterapeuta adleriano, Fouder Video Game Therapy, Sonia Cerrai, ESPAD Comunication manager, Epidemiologa,e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di Fisologia clinica del CNR, Gaetano Tieri, Direttore Laboratorio Realtà Virtuale e Neuroscienze Digitali, Università Unitelma Sapienza, Roma, Liliana La Sala, direttore medico Ministero della salute, ex Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria.