Quando la scienza diventa videogame
“Umano e digitale”: l’edizione 2021 del RVGL, orientata alla ricerca del nesso che lega le attività dell’uomo e quelle delle macchine intelligenti, esplora l’innovativo intreccio tra la scienza, la fantascienza e i videogiochi
Quanto c’è di reale e scientifico nel Grande Mazinga e nelle sue fantastiche armi? È possibile fare un viaggio virtuale all’interno del corpo per osservare il funzionamento dei nostri organi? E seguire gli elettroni e i positroni accelerati, osservare le loro collisioni e la produzione di altre particelle? Realtà virtuale, soluzioni robotiche e innovativi sistemi digitali saranno tra i protagonisti del RomeVideoGameLab 2021.
Il laboratorio di Rehab Technologies dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova presenterà le protesi sviluppate in collaborazione con il Centro Protesi INAIL e i sistemi di interfaccia uomo-macchina basati su movimenti oculari e segnali fisiologici. Tali strumenti, a cavallo tra il reale e il virtuale, consentono di superare problemi di salute e condizioni di disabilità e al contempo di esplorare i limiti delle capacità e delle esperienze umane.
Lo stesso IIT terrà poi una conferenza sulla progettazione di queste tecnologie centrate sulla persona e sui vantaggi dei sistemi digitali per la salute dell’uomo. In particolare, si parlerà di soluzioni videoludiche progettate per coinvolgere e stimolare i pazienti durante le attività cliniche.
I ricercatori del laboratorio di Realtà Virtuale di Unitelma Sapienza e dell’IRCCS Fondazione Santa Lucia e i docenti di UnitelmaSapienza racconteranno - attraverso foto, video ed esperienze immersive con i visori per la realtà virtuale - come le nuove tecnologie stanno cambiando il modo di fare ricerca scientifica. In particolare, il laboratorio di Realtà Virtuale di Unitelma Sapienza metterà a disposizione 20 visori affinché gli studenti possano provare in prima persona l’esperienza di immersione negli ambienti virtuali.
Rilevante è anche la presenza al RVGL del Gran Sasso Videogame, il primo videogioco con ambientazione reale nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, i sotterranei di Fisica delle astro-particelle più grandi del mondo. Questo strumento innovativo per la didattica della Fisica presenta un’altra peculiarità, che lo rende di facile approccio: la sua giocabilità non è vincolata a conoscenze pregresse.
Antonio Budano dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dell’Università Roma3 porterà invece un software basato su tecnologie di realtà virtuale nel quale sono stati ricostruiti in 3D tutti i componenti del rivelatore costruito intorno al punto in cui si verificano le collisioni tra elettroni e positroni nell’acceleratore SuperKEKB.
Fabio Chiarello dell’Istituto Nazionale di Fotonica e nanotecnologia del CNR ci introduce poi a MY Game, un gioco da tavolo scientifico sul tema “Umano e digitale: guardare oltre” che consiste nel… creare un gioco da tavolo! Armati di carta, matite, dadi e fantasia, ragazze e ragazzi scopriranno che creare giochi può essere più divertente che giocarli. Sempre Fabio Chiarello cura l’evento Armonie in gioco che combina musica e divulgazione alternando esperimenti e musica dal vivo.
Se la realtà virtuale è ormai parte integrante del progresso scientifico e si pone come chiave strategica per il superamento dei limiti fisici, la realtà aumentata consente di portare il mondo virtuale nel vivere quotidiano, ad esempio rivelando visioni cinematiche dalle superfici urbane come propone Komplex Live Cinema Group. Attraverso Kingdom of the mask, che trasforma lo smartphone in un locative media, il visitatore troverà all’interno degli spazi di Cinecittà contenuti audio e video esplorabili in modalità AR e VR 360°.
Mariano Equizzi di Komplex curerà inoltre la presentazione del gioco Psychotrons, realizzato in un anno con strumenti open source e volto a illustrare e ad applicare le potenzialità di Jawa con lo scopo di diffondere il sistema come piattaforma per la creazione di applied games.
Interessante anche la mostra Tecno Profezie: dalla Luna a Neuromante che si propone di illustrare il modo in cui la fiction fantascientifica ha, con le sue speculazioni, spesso anticipato la scoperta e le innovazioni della scienza e della tecnologia, nonché l’intervento del ricercatore INF Fabio Chiarello che ci racconta la fisica del Grande Mazinga e di Luca Perri sulla scienza di Guerre Stellari per indagare il rapporto tra fantasia e scoperte.